LE SIMULAZIONI BASATE SULLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE DI OTTOBRE 2011 - GLI SCENARI I DATI DI BASE UTILIZZATI LE ANALISI MICRO GLI IMPATTI REGIONALI LE SIMULAZIONI BASATE SULL'ACCORDO SUL QUADRO FINANZIARIO DEL 7-8 FEBBRAIO 2013 - GLI SCENARI LA REGIONALIZAZIONE SECONDO LE REGIONI AMMINISTRATIVE I DATI DI BASE UTILIZZATI LE ANALISI MACRO SCENARIO REGIONE AMMINISTRATIVA / PESO PD SCENARIO REGIONE AMMINISTRATIVA / PESO SAU SCENARIO REGIONE AMMINISTRATIVA / PESO VA LE ANALISI MICRO GLI IMPATTI REGIONALI LA REGIONALIZAZIONE SECONDO REGIONI OMOGENEE DIVERSE DALLE REGIONI AMMINISTRATIVE LE ANALISI MACRO SCENARIO "VOCAZIONE PRODUTTIVA" PREVALENTE SCENARIO "SOIL REGIONS (SR)" AGGREGATE SCENARIO "GRADO DI SOSTEGNO" SCENARIO "GRADO DI SOSTEGNO" CON AIUTO PER ZONE SVANTAGGIATE (+10% SU AIUTO UNITARIO PER "REGIONE") SCENARIO "GRADO DI SOSTEGNO" CON AIUTO PER ZONE SVANTAGGIATE (AIUTO UNITARIO FISSO) SCENARIO "AREE SVANTAGGIATE/NON SVANTAGGIATE"
Italia state state state state state state state emilia state state state state state state state state state state state state
La stesura dei commenti relativi alle Regioni si deve ai ricercatori delle sedi regionali dell'INEA.

Convergenza interna1

La Commissione europea ha proposto, per stabilire l'ammontare di risorse da destinare agli Stati Membri, un processo di convergenza che tende ad avvicinare il valore dei pagamenti diretti tra partner (Commissione europea, 20112). Il processo, di per sè, è molto blando in quanto prevede che i Paesi con aiuti al di sopra del valore medio europeo cedano risorse a favore die Paesi che si trovano al di sotto del 90% della soglia individuata fino a colmare un terzo della differenza in un periodo di tempo non inferiore ai 4 anni. Il Parlamento europeo è intervenuto, a questo proposito, con una sua proposta che modifica leggermente, ma non sostanzialmente, la proposta (COMAGRI, 20123; Parlamento europeo, 20134).

La stessa ipotesi di convergenza è stata presa in considerazione per avvicinare i portafogli di risorse per i pagamenti diretti tra regioni nell'ambito di uno stesso Stato Membro (Consiglio agricolo, 20135). Il meccanismo di convergenza interna preso in considerazione ricalca, nella sostanza, quello proposto dalla Commissione per gli Stati membri. In pratica, la proposta offre la possibilità agli Stati Membri di attivare un processo per cui i beneficiari con aiuto complessivo superiore alla media nazionale/regionale degli aiuti compensano quelli che si trovano al di sotto del 90% della media, in modo che questi recuperino un terzo della differenza. Questo processo dovrebbe avvenire in un arco di tempo proposto di sei anni.

Dallo schema risulta piuttosto evidente la "bassa carica" redistributiva di un meccanismo di convergenza così concepito, peraltro spalmato anche su un numero relativamente alto di anni.

Se trasferito ad un livello aggregato regionale, il processo di convergenza può essere ricostruito, in modo da valutarne gli effetti in termini redistributivi (tra regioni) e di nuovi livelli medi di aiuto che rappresentano il risultato del processo di redistribuzione stesso.

L'Italia conta su un livello di aiuti al 2014 pari a 4.003,7 milioni di euro. Con la riforma arriverebbe al 2020 ad un livello di aiuti pari a 3.710,8 milioni di euro6 (plafond attribuito all'Italia sulla base dell'accordo sul quadro finanziario pluriennale del 7-8 febbraio 20137). Questa riduzione di risorse deve avvenire contestualmente al processo di convergenza interna, con una compensazione tra regioni e in un tempo di sei anni.

All'ammontare di risorse del teorico valore di arrivo al 2020 corrisponde un aiuto medio per ettaro pari a 288,6 euro/ha. Il 90% di questo pagamento medio (259,8 euro/ha) è il valore di partenza per calcolare la convergenza. Le regioni che si trovano al di sotto di questa soglia devono recuperare in sei anni un terzo della distanza tra il loro valore medio del pagamento e la soglia stessa.

Al 2014, le regioni che hanno un aiuto superiore al valore teorico medio sono, nell'ordine, Calabria, Lombardia, Veneto, Puglia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Campania ed Emilia Romagna. Le regioni che hanno un aiuto medio inferiore al 90% di questo valore sono Valle d'Aosta, Bolzano, Trento, Sardegna, Abruzzo Liguria, Basilicata, Toscana e Sicilia. Le altre (Molise, Lazio, Umbria e Marche), sono al di sopra del 90% ma al di sotto del valore medio nazionale, e dunque non dovrebbero partecipare, in media, al processo di convergenza.

Il rapporto tra "risorse disponibili" da parte delle regioni che si trovano al di sopra della media nazionale (circa 2.700 milioni di euro) e risorse necessarie per colmare un terzo della distanza delle risorse delle regioni che si trovano al di sotto del 90% della soglia (circa 130 milioni di euro) è pari al 4,8%. Tale percentuale rappresenta la chiave utilizzata per calcolare il contributo di ciascuna regione "finanziatrice" a vantaggio delle regioni deficitarie. Lo schema di redistribuzione delle risorse è sintetizzato nella tabella 1.

Stabilito in questo modo l'ammontare di risorse, la compensazione è da spalmare su 6 anni. In questo modo, si ottiene, anno per anno, il volume di risorse da redistribuire. Il risultato complessivo è riportato nella tabella 2.

Tabella 1 - Processo di redistribuzione delle risorse tra regioni. Valori in euro

Regioni al di sopra del pagamento medio al 2020
  Risorse disponibili Contributo totale Contributo annuale
Calabria293.222.626,714.045.939,42.340.989,9
Lombardia523.993.379,525.100.311,44.183.385,2
Veneto399.309.295,219.127.699,03.187.949,8
Puglia536.227.373,025.686.343,74.281.057,3
Piemonte346.865.907,316.615.557,82.769.259,6
Friuli Venezia Giulia71.698.690,73.434.508,0572.418,0
Campania179.523.299,68.599.518,41.433.253,1
Emilia Romagna343.811.471,316.469.244,32.744.874,1
Totale2.694.652.043,3129.079.121,921.513.187,0
Regioni al di sotto del 90% del pagamento medio al 2020
  Risorse mancanti Beneficio complessivo Beneficio annuale
Sicilia49.011.342,016.173.742,92.695.623,8
Toscana31.796.312,410.492.783,11.748.797,2
Basilicata22.844.589,27.538.714,41.256.452,4
Liguria3.740.429,61.234.341,8205.723,6
Abruzzo52.808.031,117.426.650,22.904.441,7
Sardegna143.909.466,347.490.123,97.915.020,6
P.A. Trento27.077.801,38.935.674,41.489.279,1
P.A. Bolzano48.498.372,716.004.463,02.667.410,5
Valle d'Aosta11.462.509,73.782.628,2630.438,0
Totale391.148.854,3129.079.121,921.513.187,0

Fonte: elaborazioni INEA su dati della Commissione Europea

Tabella 2 - Effetti della convergenza in 6 anni. Valori in milioni di euro

  2014 pre-conv. 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Piemonte346,9344,1339,8335,4331,0326,7322,7318,8
Valle d'Aosta3,03,63,63,53,53,53,43,4
Lombardia524,0519,8513,3506,7500,1493,5487,5481,5
P.A. Bolzano14,016,716,516,316,116,015,815,6
P.A. Trento8,610,110,09,89,79,69,59,4
Veneto399,3396,1391,2386,1381,1376,1371,5366,9
Friuli Venezia Giulia71,771,170,269,368,467,566,765,9
Liguria7,67,87,77,67,67,57,47,3
Emilia Romagna343,8341,1336,8332,5328,1323,8319,9315,9
Toscana164,2165,9163,9161,8159,7157,7155,8153,9
Umbria95,395,394,192,991,790,589,488,3
Marche145,2145,2143,4141,6139,7137,9136,3134,6
Lazio175,4175,4173,2171,0168,8166,6164,6162,6
Abruzzo65,067,167,166,365,564,763,963,1
Molise51,551,550,950,249,648,948,347,7
Campania179,5178,1175,9173,6171,3169,1167,0165,0
Puglia536,2531,9525,3521,0511,8505,1498,9492,8
Basilicata112,0113,3111,9110,5109,1107,7106,4105,1
Calabria293,2290,9287,2283,6279,8276,2272,8269,5
Sicilia311,4314,1310,3306,3302,4298,5294,9291,3
Sardegna155,8163,7161,8159,8157,8155,9154,1152,2
Italia4.003,74.002,93.954,13.906,13.853,03.803,03.756,93.710,8

Fatto questo, è possibile calcolare gli aiuti per ettaro a livello regionale prima e dopo la convergenza, I risultati sono presentati nella tabella 3.

Tabella 3 - Pagamenti diretti per ettaro regionali prima e dopo la convergenza

  Aiuto senza convergenza - 2020 Aiuto dopo la convergenza - 2020
€/ha diff. (Italia = 100) €/ha diff. (Italia = 100)
Piemonte318,1110,2315,3109,2
Valle d'Aosta49,717,261,021,1
Lombardia492,1170,5487,9169,0
P.A. Bolzano53,918,765,022,5
P.A. Trento57,920,168,723,8
Veneto456,1158,0452,2156,7
Friuli Venezia Giulia304,2105,4301,6104,5
Liguria161,656,0166,357,6
Emilia Romagna299,4103,7296,9102,8
Toscana201,769,9204,070,7
Umbria270,393,6270,393,6
Marche285,398,8285,398,8
Lazio254,688,2254,688,2
Abruzzo132,946,0139,348,3
Molise241,783,8241,783,8
Campania302,8104,9300,2104,0
Puglia386,7134,0383,4132,8
Basilicata200,069,3202,470,1
Calabria494,8171,4490,5169,9
Sicilia208,072,1210,072,7
Sardegna125,243,4132,045,7
Italia288,6100,0288,6100,0

Come risulta evidente dalla tabella 3, il processo di convergenza interna non porta a sensibili spostamenti tra regioni. D'altra parte, è piuttosto evidente che, per come è stato immaginato, il suo impatto è più sensibile a livello di singoli beneficiari che non nel dato medio regionale.

Un altro elemento correttivo preso in considerazione nel dibattito sulla distribuzione delle risorse destinate ai pagamenti diretti è l'imposizione, alla conclusione del processo di convergenza, di una soglia per cui nessun aiuto medio regionale risulti inferiore al 75% del pagamento medio nazionale (la soglia sarebbe pari a 216,5 euro/ha). Questo ulteriore processo redistributivo porta ai risultati della tabella 4.

Tabella 4 - Soglia di livello minimo degli aiuti (75%del pagamento medio nazionale)

  totale (meuro) €/ha
Piemonte299,2296,0
Valle d'Aosta12,0216,5
Lombardia429,1434,8
P.A. Bolzano52,1216,5
P.A. Trento29,7216,5
Veneto329,5406,0
Friuli Venezia Giulia62,2284,9
Liguria9,5216,5
Emilia Romagna299,2281,1
Toscana163,3216,5
Umbria84,9259,7
Marche128,2271,8
Lazio157,8247,1
Abruzzo98,2216,5
Molise46,8236,8
Campania156,0283,8
Puglia450,7350,7
Basilicata112,4216,5
Calabria240,0436,9
Sicilia300,4216,5
Sardegna249,8216,5
Italia3.710,9288,6

In conclusione, nelle tabelle 5 e 6 vengono riportate le variazioni e i confronti distributivi delle diverse ipotesi messe in atto: la convergenza e la fissazione di soglie minime.

In tabella 5 vengono riportate sia le variazioni assolute che quelle espresse in percentuale dei due processi presi in considerazione. Come è evidente, le variazioni sono molto contenute nel caso della convergenza, mentre assumono maggiore consistenza a seguito della introduzione di una soglia minima di aiuto pari al 75% del valore medio nazionale.

In tabella 6 si riportano le differenze distributive pre e post convergenza e a seguito della soglia. Gli spostamenti più significativi in negativo si ottengono in alcune regioni come Lombardia, Veneto, Puglia, ovviamente, per quanto visto in precedenza, più per effetto della soglia minima stabilita che non per la convergenza. Lo stesso avviene per le regioni che guadagnano risorse: Sardegna, Valle D'Aosta, Bolzano e Trento, Basilicata.

Tabella 5 - Pagamenti diretti al 2020 - variazioni dopo convergenza e soglie minime

  Post convergenza Post soglia minima
Var. assoluta Var. percentuale Var. assoluta Var. percentuale
Piemonte-2,7-0,9-22,1-7,5
Valle d'Aosta11,318,6166,877,1
Lombardia-4,2-0,9-57,4-13,2
P.A. Bolzano11,117,1162,675,1
P.A. Trento10,915,8158,673,3
Veneto-3,9-0,9-50,1-12,3
Friuli Venezia Giulia-2,6-0,9-19,3-6,8
Liguria4,72,854,925,4
Emilia Romagna-2,6-0,9-18,3-6,5
Toscana2,31,114,86,8
Umbria0,00,0-10,5-4,1
Marche0,00,0-13,5-5,0
Lazio0,00,0-7,5-3,0
Abruzzo6,44,683,638,6
Molise0,00,0-4,9-2,1
Campania-2,6-0,9-19,0-6,7
Puglia-3,3-0,9-36,0-10,3
Basilicata2,41,216,57,6
Calabria-4,3-0,9-57,9-13,3
Sicilia1,90,98,53,9
Sardegna6,95,291,342,2
Italia0,00,00,00,0

Tabella 6 - Confronto tra le diverse distribuzioni dei pagamenti diretti (%)

  pre convergenza pre convergenza post convergenza post soglia minima
Piemonte8,68,78,1
Valle d'Aosta0,10,10,3
Lombardia13,013,111,6
P.A. Bolzano0,40,31,4
P.A. Trento0,30,20,8
Veneto9,910,08,9
Friuli Venezia Giulia1,81,81,7
Liguria0,20,20,3
Emilia Romagna8,58,68,1
Toscana4,14,14,4
Umbria2,42,42,3
Marche3,63,63,5
Lazio4,44,44,3
Abruzzo1,71,62,6
Molise1,31,31,3
Campania4,44,54,2
Puglia13,313,412,1
Basilicata2,82,83,0
Calabria7,37,36,5
Sicilia7,97,88,1
Sardegna4,13,96,7
Italia100,0100,0100,0

NOTE:
1. A cura di Roberto Henke, INEA.
2. Commissione europea, Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune, COM(2011) 625 def, Bruxelles, 12 ottobre 2011
3. Comagri (Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo), Progetto di relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune, Relatore: Luis Manuel Capoulas Santos, 30 maggio 2012.
4. Parlamento europeo, Pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla PAC (decisione sull'avvio dei negoziati inter-istituzionali), P7_TA-PROV(2013)0084, 13 marzo 2013.
5. Consiglio dell'Unione europea, Press release 3232nd Council meeting Agriculture and Fisheries, Brussels, 18-19 March 2013. In tale Consiglio è stato raggiunto l'accordo politico sulla riforma della PAC. Per quel che riguarda la convergenza, il documento di riferimento è Council of the European Union, Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council establishing rules for direct payments to farmers under support schemes within the framework of the common agricultural policy (CAP Reform) - Presidency paper on the Basic Payment Scheme, (6638/13), Bruxelles, 20 febbraio 2013.
6. Per le simulazioni sui plafond assegnati all'Italia, si veda Pierangeli F. (2013) , Quadro finanziario pluriennale 2014-2020: una prima analisi degli impatti, Agriregionieuropa, 32 , Marzo.
7. Consiglio europeo 7-8 febbraio 2013, Conclusioni (Quadro finanziario pluriennale), EUCO 3713, Bruxelles, 8 febbraio 2013.