Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Centro di ricerca in Politiche e Bioeconomia

Disegno campionario

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I. Strategia campionaria

La strategia per la definizione del campione RICA persegue una pluralità di obiettivi, che possono essere riassunti in:

II. Stratificazione del Campo di osservazione

Le dimensioni considerate per la stratificazione del Campo di osservazione:

Tabella degli OTE validi fino all'esercizio contabile 2009
Tabella degli OTE validi a partire dall'esercizio contabile 2010

La collocazione territoriale coincide con le circoscrizioni amministrative, corrispondenti alle 19 regioni amministrative e alle due province autonome di Trento e Bolzano.
La dimensione economica aziendale è espressa in Unità di Dimensione Economica (UDE) per tutti i disegni campionari fino all'esercizio 2009 compreso; dal 2010 in poi la dimensione economica è espressa direttamente in euro.
L'Orientamento Tecnico Economico è stato considerato nell'accezione delle classi di orientamento tecnico economico Principale, così come definiti dalla normativa che istituisce una tipologia comunitaria delle aziende agricole.

III. Variabili strategiche

Le variabili strategiche per l'allocazione delle unità campionarie negli strati sono quelle ritenute di notevole rilevanza per le analisi economiche agricole. Per i disegni campionari fino all'esercizio 2009 compreso vengono indicate come variabili strategiche: il Reddito Lordo Standard (RLS), la produzione lorda ai prezzi di base e i costi; per gli esercizi dal 2010 vengono indicate come variabili strategiche: lo Standard Output (SO), il valore della produzione ai prezzi di base ed il valore dei costi intermedi di produzione.
Di ciascuna variabile strategica si sono calcolate: media e varianza come media ponderata.

IV. Precisione desiderata delle variabili strategiche

Per la determinazione della numerosità campionaria e della sua distribuzione tra gli strati si sono fissate delle precisioni desiderate sulle variabili strategiche sia a livello nazionale che regionale.
La precisione desiderata delle variabili strategiche è espressa in termini di coefficiente di variazione (CV).

Precisione dei disegni campionari fino al 2009
Precisione dei disegni campionari dal 2010

V. Numerosità campionaria

La metodologia impiegata per l'allocazione del campione tra gli strati costituisce un'estensione del metodo di Neyman al caso di più variabili e adotta poi come metodo di risoluzione una generalizzazione della proposta di Bethel.
L'allocazione ottimale delle unità all'interno degli strati dipende non solo dalla dimensione di uno strato - che risulterebbe in un'allocazione proporzionale delle unità campionarie per strato - ma anche dalla variabilità delle variabili strategiche all'interno dello strato. Pertanto, quanto minore è l'omogeneità interna di uno strato, tanto maggiore sarà il numero di unità da selezionare per ottenere un campione rappresentativo.
La numerosità è ottenuta adottando i coefficienti di variazione di cui sopra e assicurandosi una numerosità minima di 5 unità per ogni strato.
Il numero di aziende da campionare in ogni singolo strato è indicato nel Piano di selezione delle aziende contabili che, sottoposto all'approvazione del comitato nazionale viene trasmesso ai servizi tecnici della Commissione.

VI. Selezione delle unità

Definito il numero di aziende da campionare in ogni singolo strato, la selezione delle stesse è di tipo equi-probabilistico. Ciò significa che l'estrazione delle unità oggetto di indagine dall'universo di riferimento viene effettuata in maniera casuale, strato per strato. Ciò comporta il beneficio di disporre di dati sulla gestione economica, contabile e tecnica nelle aziende agricole italiane, estensibili all'universo secondo solide procedure statistiche, in base ad una specifica metodologia di ponderazione.
Il campione rilevato nel corso dell'indagine, può includere aziende selezionate non casualmente, al fine di raggiungere la numerosità minima richiesta dai servizi tecnici della Commissione.