Dal 2 al 5 ottobre si è tenuto a Tallinn (Estonia) il 19° Workshop annuale del gruppo PACIOLI, dal titolo "The role of FADN the CAP reform". All'incontro hanno partecipato ricercatori di diversi paesi europei, paesi candidati ad entrare nell'UE, ma anche paesi extraUE come la Svizzera e la Norvegia, oltre ad alcuni esperti del Canada, dell'USDA, della DGAgri, e dell'OECD. Gli argomenti discussi hanno riguardato i costi di produzione dei prodotti agricoli, l'analisi della produttività in agricoltura, la gestione del rischio nelle imprese agricole, la sostenibilità del settore agricolo. Sono state discusse anche questioni relative all'efficienza degli strumenti per la raccolta dei dati nella FADN e i relativi costi. Quest'anno l'Italia, rappresentata come sempre dall'INEA, ha partecipato con due contributi: il primo dal titolo "The value of land according to data from the Italian FADN" è stato presentato da C. Cardillo, il secondo intitolato "Use of FADN for monitoring farm sustainability: strengths and weaknesses of current database" è stato curato da A. Bodini.
Le due presentazioni saranno a breve disponsibili nella sezione Pubblicazioni di questo sito.
Il seminario, organizzato dall'agenzia di collegamento FADN olandese LEI (www.lei.wur.nl), prevede presentazioni di analisi svolte con dati FADN e sessioni di gruppi di lavoro, al fine di favorire lo scambio di esperienze tra i Paesi. E' un'occasione di incontro tra "produttori" e utilizzatori finali dei dati FADN. Tra i 38 partecipanti, oltre al paese ospitante, erano presenti Lettonia, Paesi Bassi, Norvegia, Germania, Svezia, Finlandia, Croazia, Svizzera, Regno Unito, la Repubblica del Kosovo, la Repubblica della Macedonia, Canada, Stati Uniti, e alcuni rappresentanti di DG-AGRI, JRC e OECD.
I gruppi di approfondimento (workgroup) hanno riguardato l'utilizzo dei dati FADN in tempi di crisi finanziaria e l'utilizzo di indicatori e strumenti grafici per la divulgazione dei risultati contabili. Si è discusso di come le modalità di comunicazione debbano diversificarsi in base al target di riferimento ed essere al passo coi tempi. L'utilizzo di strumentazione grafica - interattiva e non - per l'informazione (i cosiddetti infographics) è senz'altro una nuova strada da percorrere anche per la divulgazione dei dati FADN.
I contributi presentati dall'INEA hanno riguardato:
- Concetta Cardillo ha presentato un lavoro dal titolo "The value of land according to data from the Italian FADN", realizzato in collaborazione con Massimo Gioia e Franco Mari. Lo studio mira a valutare la possibilità di utilizzare le variabili rilevate attraverso l'indagine RICA per analizzare le caratteristiche e le dinamiche del mercato fondiario italiano. Lo studio è riferito agli anni contabili 2006 - 2007 ed è preceduto da una brave disamina delle forze determinanti del mercato dei terreni agricoli. Il valore dei terreni identificato attraverso i dati RICA è stimato sulla base del criterio del valore di mercato più probabile ed in relazione a macro-aree geografiche ed a macro-colture. I risultati dello studio sono presentati con riferimento a due indicatori considerate di supporto alla valutazione dell'informazione prodotta: il numero di osservazioni e la rilevanza della singola macro-coltura nella macro-area, calcolata sulla base di alcuni parametri definiti nello studio. Si è proceduto poi ad una disamina delle dinamiche del mercato dei terreni agricoli da cui è emersa una situazione di diffusa staticità del mercato italiano. Gli stessi risultati sono stati infine confrontati con informazioni simili provenienti da altre indagini, in particolare dall'Indagine sul Mercato Fondiario realizzata dall'INEA e con i VAM (Valori Agricoli Medi) forniti dai Comitati Provinciali per gli Espropri e le poche differenze emerse sono ritenute attribuibili in linea di massima alle diverse definizioni e classificazioni delle variabili utilizzate. Si può quindi concludere che la RICA può rappresentare un utile strumento anche per l'analisi delle caratteristiche del mercato dei terreni agricoli e le informazioni rilevate si sono dimostrate di buona qualità a dimostrazione del rigore con cui viene effettuata l'indagine.
- Un lavoro realizzato da Davide Longhitano, Antonella Bodini, Andrea Povellato e Alfonso Scardera ("Use of FADN for monitoring farm sustainability: strengths and weaknesses of current database") sull'utilizzo dei dati RICA per misurare la sostenibilità aziendale. Nell'attuale banca dati RICA sono stati individuati alcuni indicatori di sostenibilità ambientale, economica e sociale. In alcuni casi la stima è avvenuta in via indiretta attraverso l'allocazione dei costi ai processi (agrofarmaci e fertilizzanti), la registrazione di dati fisici relativi agli input aziendali (fertilizzanti) e ad altri dettagli informativi rilevati con la metodologia GAIA (es. sistema irriguo, informazioni socio-demografiche). A partire da una matrice multicriteriale si è potuto calcolare un indice a livello aziendale, denominato SuFI (Sustainability Farm Index) che riassume le tre dimensioni della sostenibilità. La metodologia è stata applicata al campione 2009 delle aziende del Veneto. L'attuale database RICA ha dimostrato di essere una valida fonte di informazioni per monitorare l'assetto ambientale e sociale, oltre che economico, delle aziende agricole. Tuttavia sono necessari alcuni moduli di rilevazione aggiuntivi per consentire una più completa fotografia degli aspetti ambientali e sociali che sempre più spesso sono richiesti per una valutazione complessiva del contributo delle aziende agricole alle sviluppo sostenibile.
Infine, il contributo della commissione ha evidenziato ancora una volta la necessità di confrontare fonti statistiche disponibili e condividere le esperienze di integrazione tra banche dati per poter meglio supportare i decisori politici.