Oggi, 28 giugno 2022, l’Istat ha diffuso i primi risultati del 7° Censimento generale dell’agricoltura, con riferimento all’annata agraria 2019-2020. Si tratta dell’ultimo censimento a cadenza decennale che chiude così la lunga storia dei censimenti generali, sostituiti dai censimenti permanenti e campionari.
I dati del censimento restituiscono una fotografia puntuale del settore agricolo e zootecnico e offrono una lettura approfondita che abbraccia una pluralità di temi - dalle caratteristiche del conduttore all’ utilizzo dei terreni e consistenza degli allevamenti, dai metodi di gestione aziendale alla multifunzionalità fino alla manodopera impiegata.
I risultati censuari evidenziano un sensibile calo del numero di aziende agricole, in calo in tutte le regioni, soprattutto al Centro-sud. Più stabili appaiono le superfici, il cui utilizzo rimane sostanzialmente invariato; aumenta la dimensione media per le principali tipologie di coltivazioni, non per prati e pascoli. Riguardo agli allevamenti, si registrano meno aziende zootecniche, ma il comparto cresce più di quello agricolo. Il Censimento 2020 conferma, infine, l’evoluzione dell’agricoltura italiana verso forme gestionali maggiormente strutturate, che si avvalgono anche di manodopera salariata che accresce la propria importanza.
Sul sito istituzionale (www.istat.it) e su quello dedicato al censimento agricolo (https://7censimentoagricoltura.it/) sono disponibili un report con i principali risultati e alcuni cartogrammi.
I risultati del nuovo censimento dell'agricoltura consentiranno di aggiornare il disegno campionario della RICA, rendendolo più aderente all'attuale situazione strutturale dell'agricoltura italiana.