Il 13 e 14 maggio si è tenuto il Workshop online organizzato dall'Helpdesk della valutazione della ENRD, finalizzato a discutere e confrontarsi sul tema delle buone prassi per la "Gestione dei dati per la valutazione dei Programmi di Sviluppo Rurale".
Dal Report dell'evento emergono diversi aspetti che interessano direttamente la FADN. All'incontro online hanno partecipato decine di esperti collegati da 25 Paesi dell'UE, tra i quali Federica Cisilino e Roberto Cagliero, ricercatori del CREA-PB ed esperti di valutazione delle politiche agricole.
Le parole chiavi sono state: governance e qualità dei sistemi di gestione dati, accessibilità e disponibilità dei dati, livello di dettaglio, confrontabilità e armonizzazione delle definizioni e dei database, integrazione tra le diverse fonti (statistiche, amministrative, ecc.) e il rispetto delle norme sulla tutela dei dati personali.
Dei 5 casi d'uso presentati, in 3 si è discusso di FADN. In particolare, Federica Cisilino ha presentato l'esperienza italiana dei campioni satelliti integrati con la RICA; Norbert Roder (Thuenen Institute of Rural Studies, Germania) ha parlato dell'utilizzo dei dati provenienti da più fonti, tra cui la FADN, in alcuni progetti di ricerca; e Dimtris Skuras (esperto dell'Helpdesk valutazione) ha illustrato le esperienze condotte in diversi Stati Membri sull'impiego dei dati disponibili, anche FADN, per valutare gli effetti delle emissioni dei GHG.
Sulla questione dell'armonizzazione e il consolidamento delle fonti dati, Andrea Furlan, dell'unità C.2 (Analysis and Outlook) della DGAgri, ha annunciato l'avvio di un progetto specifico da parte di JRC.
Mariusz Migas (capo Unità C.3) ha anticipato la proposta della Commissione, pubblicata il 20 maggio, sulla strategia "Farm to Fork Strategy 2020" in cui si propone di trasformare la FADN in una rete di raccolta dati sulla sostenibilità aziendale (FSDN).
Nelle conclusioni si evidenza l'opportunità di ampliare il dataset della FADN, di ottimizzare il campione (livello di rappresentatività), di migliorare l'affidabilità e di procedere con l'integrazione con le banche dati pubbliche e private (in particolare IACS, ma anche ESDAC, COPERINUCS, ecc.). Ad esempio in Grecia stanno avviando l'integrazione della FAND con alcuni risultati del progetto FLINT.