Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Centro di ricerca in Politiche e Bioeconomia

La Riforma Fischler e il settore dei sminativi

Pubblicato il 17 maggio 2012 in Coltivazioni erbacee

Anno di pubblicazione: 2012
Tipo pubblicazione: Volume a stampa
Autori: M. R. Pupo D'Andrea, R. Henke, C. De Vivo, C. Cardillo, F. Vanni
A cura di: Maria Rosaria Pupo D'Andrea

La riforma Fischler del 2003 ha sancito la rottura del legame tra aiuti ricevuti da un'azienda e produzione grazie all'introduzione del regime di pagamento unico, riorientando la produzione a mercato. Il presente studio offre un'analisi ex post della riforma Fischler sul settore dei seminativi a livello nazionale. L'approccio ex post dell'analisi consente una valutazione approfondita degli effetti della riforma, grazie anche alla possibilità di studiare il settore dei seminativi attraverso un campione costante di aziende della Banca Dati RICA. Oltre che sulle aziende della RICA, le analisi sono state condotte utilizzando i dati ISTAT. I risultati mostrano un progressivo aggiustamento di superfici e rese negli anni e un aumento del reddito delle aziende, sia di quelle rimaste nel settore dei seminativi sia di quelle che hanno cambiato specializzazione colturale, a testimonianza di come, libere dai vincoli dell'aiuto, le aziende abbiano saputo riorganizzarsi orientandosi al mercato. L'analisi del processo di disaccoppiamento avviato dalla riforma Fischler, oltre a rivestire importanza in sé, rappresenta anche un utile punto di partenza per proseguire lo studio degli impatti delle riforme della PAC, non ultimi i prossimi scenari che si profilano a seguito delle ipotesi di regionalizzazione e di omogeneizzazione dei pagamenti diretti per il post 2013.

Le riforme che si sono succedute nel corso degli anni hanno radicalmente modificato la tipologia di sostegno assicurato al settore agricolo dal primo pilastro della Politica agricola comunitaria (PAC). In particolare, la riforma Fischler del 2003 ha sancito la rottura del legame tra aiuti ricevuti da un'azienda e produzione grazie all'introduzione del regime di pagamentounico. L'obiettivo esplicito della riforma è stato il riorientamento della produzione al mercato grazie al fatto che, attraverso il disaccoppiamento, gli agricoltori sono stati messi in grado di cogliere i segnali di mercato e aggiustare di conseguenza gli ordinamenti colturali, senza essere "costretti" a determinate produzioni dalla presenza di aiuti accoppiati.Il settore dei seminativi (cereali, oleaginose e proteaginose - COP) è stato tra i primi ad essere interessato da questo processo di disaccoppiamento che in Italia è stato totale, non avendo, il nostro Paese, applicato alcuna forma di mantenimento di aiuti, sia pure parzialmente, accoppiati alla produzione che l'Unione europea comunque consentiva.

La letteratura sul tema del disaccoppiamento è piuttosto vasta, sia in termini di numero di contributi che di questioni affrontate. Particolarmente corpose sono le valutazioni ex ante, mentre le valutazioni ex post sono meno numerose e riguardano prevalentemente ambiti territoriali circoscritti. Il presente studio si inserisce in questo secondo filone, offrendo un'analisi ex post della riforma Fischler sul settore dei seminativi a livello nazionale. L'approccio ex post dell'analisi consente una valutazione approfondita degli effetti della riforma, grazie anche alla possibilità di studiare il settore dei seminativi attraverso un campione costante di aziende della Banca Dati RICA. In questo modo, si riescono a seguire i percorsi intrapresi dalle aziende a seguito dei cambiamenti della politica, dalla scelta di continuare a produrre, a quella di fuoriuscire dal comparto o di despecializzarsi. Il lavoro mira a cogliere il comportamento delle aziende in un contesto di mercato "reale", attraverso il confronto tra una serie di indicatori strutturali ed economici calcolati su un periodo antecedente la riforma e su un periodo successivo alla riforma stessa. Di conseguenza, attraverso questo approccio si può operare una verifica a posteriori delle aspettative, e anche dei timori, emersi alla vigilia della riforma e analizzare, ad una certa distanza, i diversi comportamenti imprenditoriali. Oltre che sulle aziende della RICA, le analisi sono state condotte utilizzando i dati ISTAT. I risultati mostrano un progressivo aggiustamento di superfici e rese negli anni e un aumento del reddito delle aziende, sia di quelle rimaste nel settore dei seminativi sia di quelle che hanno cambiato specializzazione colturale, a testimonianza di come, libere dai vincoli dell'aiuto, le aziende abbiano saputo riorganizzarsi orientandosi al mercato.

L'analisi del processo di disaccoppiamento avviato dalla riforma Fischler, oltre a rivestire importanza in sé, rappresenta anche un utile punto di partenza per proseguire lo studio degli impatti delle riforme della PAC, non ultimi i prossimi scenari VI che si profilano a seguito delle ipotesi di regionalizzazione e di omogeneizzazione dei pagamenti diretti per il post 2013.

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