Alcuni ricercatori del Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA (CREA-PB), coordinati dalla dr.ssa Catia Zumpano, hanno realizzato, nell'ambito della RRN, il rapporto "Migrazione, Agricoltura e Ruralità. Politiche e sviluppo per i territori".
Il Volume si inserisce nel dibattito sui molteplici e complessi aspetti che caratterizzano le migrazioni nelle aree rurali italiane. Nello specifico, esso racchiude delle riflessioni sui percorsi lavorativi che i migranti intraprendono in ambito rurale - in particolare, nel settore agricolo -, nonché sui loro percorsi di integrazione sociale nelle comunità locali. Le analisi presentate sono il risultato di un approccio multidimensionale che ha beneficiato delle diverse competenze degli autori. E questo, a riprova della natura complessa del fenomeno migratorio e della sua interrelazione, ad ampio spettro, con discipline legate ai temi dello sviluppo territoriale. L'idea di fondo che accomuna gli autori è la necessità di stabilire un giusto equilibrio fra interventi volti a governare la pressione migratoria e interventi finalizzati a cogliere le opportunità insite nell'accogliere nuovi abitanti. Le azioni da programmare devono, necessariamente, rinviare alla ricerca di soluzioni che tendono all'integrazione dei migranti e all'adozione di un trattamento uguale, sul piano economico e dei diritti, a quello che godono i lavoratori e i cittadini italiani. Parallelamente però, come sottolineato in più parti del Volume, va sostenuta anche un'azione culturale di recupero della dignità del lavoro agricolo, soprattutto di tipo avventizio, affinché si attribuisca allo stesso un riconoscimento sociale adeguato e che, quindi, venga percepito come un'attività da tutelare e valorizzare, sia sul fronte della componente lavorativa autoctona che quella straniera.