Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Centro di ricerca in Politiche e Bioeconomia

Cost of and good practices for FADN data collection - sintesi IT dello studio

Pubblicato il 05 settembre 2016 in Aspetti orizzontali

Anno di pubblicazione: 2016
Tipo pubblicazione: Work Paper
Autori: A. Scardera, M. Paladino, C. Cardillo, O. Cimino, P. Doria, S. De Leo, G. Gabrieli
A cura di: A. Scardera

La presente nota costituisce una sintesi dello studio Cost of and good practices for FADN data collection - Final Report1, del novembre 2015, commissionato dalla DG AGRI della Commissione Europea ad Agra CEAS Consulting Ltd in associazione con Areté. Lo studio, infatti, si articola in Rapporto finale piuttosto consistente, in cui sono riportati anche gli aspetti istituzionali che regolano la conduzione della Indagine RICA nella UE, nonché la metodologia seguita nella realizzazione dello studio. Pertanto, al fine di aumentare la fruibilità del rapporto da parte del pubblico italiano interessato (funzionari ministeriali e regionali, mondo della ricerca, ecc.) il Centro di Politiche e Bioeconomia del CREA ha realizzato la presente sintesi, nella quale si evidenziano gli elementi salienti dello studio, in particolare dei suoi risultati, con specifica attenzione al contesto della RICA italiana.

Lo studio esamina i costi (sia in termini monetari che di input di lavoro) e le buone pratiche per la rilevazione delle informazioni richieste dall'Indagine RICA negli Stati membri dell'UE durante il periodo 2012-2014. Lo scopo dello studio è quello di contribuire a migliorare la rilevazione in termini di tempi e qualità dell'informazione, attraverso l'analisi comparativa (benchmarking) e la condivisione della buone pratiche. L'indagine, svolta online, è stata condotta sui 28 Organi di collegamento (più i corrispondenti per Norvegia e Svizzera), ponendo l'attenzione su 9 casi studio, nello specifico Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Lituania, Olanda, Polonia, Svezia e Regno Unito, che nell'insieme rappresentano più del 56% delle aziende RICA UE (Tab. 1.1). L'Italia è stata scelta tra i casi studio poiché ha un campione RICA tra i più numerosi rappresentando circa il 13% del complessivo campione europeo e figura tra i principali modelli di rilevazione dati, in un sistema organizzativo armonizzato con un'altra rilevazione sulle aziende agricole con informazioni aggiuntive rispetto a quelle richieste dalla scheda aziendale comunitaria (Indagine REA); inoltre, esso consta di 19 regioni e 2 province autonome ed è molto eterogeneo in termini di dimensioni e ordinamento produttivo. 

 [1] a cura di Dr B. Dylan Bradley and Professor Berkeley Hill.

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