Sardegna1
La nuova politica agricola ha come prerogativa l'abbandono progressivo del sistema dei pagamenti storici, a favore di pagamenti uniformi per ettaro, a scelta su base nazionale o regionale.
Gli stati membri possono applicare il regime di pagamento di base a livello nazionale o regionale. Nel caso esaminato di seguito si è considerato il criterio della regionalizzazione, individuando le regioni sulla base dei confini amministrativi.
La simulazione dell'impatto del nuovo regime è stata effettuata sulla media del campione regionale RICA negli anni 2007/2009, considerando le aziende nella loro totalità, e suddividendole in unità che percepiscono aiuti comunitari e non, ciascuna delle quali ripartita in base ai principali poli. Un altro elemento di distinzione è l'altimetria.
Per poter analizzare i risultati della nuova PAC, si sono confrontati gli effetti degli aiuti diretti (pagamento base e pagamento verde) applicando l'aiuto forfetario calcolato secondo due scenari come riportato nella nota metodologica: il primo supponendo un calcolo degli aiuti sulla base del peso che la regione ha sulla SAU nazionale; il secondo tenendo conto della distribuzione storica degli aiuti, considerando il parametro SAU per il solo pagamento verde.
A livello regionale si evince un pagamento totale di 232,6 €/ha nel primo caso, contro i 151,7 €/ha del secondo scenario. Tale riduzione è dovuta al minor peso che la Regione Sardegna ha avuto in termini di storicità dei pagamenti.
Analizzando il dato che tiene conto dell'intero campione ("tutte delle aziende") si nota che il primo scenario (aiuto di 232,6 €/ha) porta ad un beneficio in termini sia di RN sia di aiuto ad ettaro.
Infatti la situazione attuale vede un valore complessivo di aiuti per azienda pari a 9.975 euro contro i 13.779 euro della prima simulazione, equivalente ad un aumento del 38,1%.
Legato all'aumento dell'erogazione degli aiuti è anche il reddito netto che subisce un aumento del 9% (da 42.332 euro a 46.136 euro). Di conseguenza aumenta anche l'incidenza percentuale degli aiuti sul RN complessivo, con una variazione positiva di 6,3 punti percentuali.
Diversa invece la situazione che si presenta nel caso del secondo scenario, basato su un aiuto ad ettaro inferiore al triennio di riferimento e pari a 168,4 €/ha. Tale decremento comporta la riduzione del RN e degli aiuti complessivi per azienda pari rispettivamente a -2,3% e a -10% (Grafico 1).
Anche l'incidenza dell'aiuto sul RN subisce una riduzione di poco meno di 2 punti percentuali.
Il primo scenario probabilmente sovrastima quello che è l'aiuto ad ettaro per azienda, in quanto viene calcolato considerando l'intera superficie teorica coperta da titoli. Il secondo scenario è invece più verosimile perchè tiene conto della storicità dei pagamenti per ogni singola regione. Sulla base di questa considerazione possiamo affermare che gli aiuti diretti in Sardegna tenderanno complessivamente a diminuire con l'ingresso della nuova PAC.
Il dato che scaturisce dall'analisi dei singoli poli, pone in evidenza una situazione eterogenea derivante dall'applicazione dei valori risultanti da ambedue gli scenari.
Infatti per alcuni poli che traggono benefici dalla nuova situazione, altri subiscono una drastica diminuzione dell'entità degli aiuti.
Il polo dei seminativi, finora interessato da diversi aiuti specifici, vede la massima riduzione percentuale degli aiuti/azienda passando da 10.266 euro a 8.246 euro (-19,7%) con l'applicazione del parametro del primo scenario, e a 5.375 euro (pari a -48%) nel caso del secondo scenario.
Diversa è la probabile situazione che si presenterà nel caso delle colture Arboree, che in entrambi i casi analizzati trarranno vantaggio dalla nuova politica agricola. Tra queste, il settore vitivinicolo, finora interessato da una bassa assistenza comunitaria, è quello che avrà il maggior beneficio in termini di aiuti. Si passa infatti dagli attuali 69,9 €/ha a 232,6 €/ha e 151,6 €/ha di ciascuna simulazione, pari ad un aumento percentuale del 232,9% e del 117%, rispettivamente.
Il settore trainante dell'economia agricola sarda è il polo erbivoro che rappresenta il 51,8% dell'intero comparto agricolo, in particolar modo il settore ovicaprino. La simulazione con i due scenari denota un aumento dell'aiuto/azienda rispettivamente del 106% e del 34%. Lo stesso RN subirà un aumento del 26,8% e del 8,7%.
Si può inoltre notare come l'aiuto in entrambi i casi vada ad incidere maggiormente sul RN dell'azienda, passando dall'attuale 25,3% al 41,1% (scenario 1) e al 31,3% (scenario 2).
Il settore più intensivo, come quello bovino da latte, registra una consistente diminuzione degli aiuti concessi per azienda in entrambi gli scenari (-67,6% e -79%).
Tale andamento si può attribuire al fatto che la maggior parte delle aziende zootecniche sarde con indirizzo ovicaprino svolgono la propria attività in modo estensivo, quindi con relative basse produzioni. Questa tipologia di aziende sinora ha avuto un' entità di aiuti più bassa rispetto alle aziende intensive come quelle bovine da latte, per cui l'applicazione di un unico parametro medio porterà a favorire le prime a discapito delle seconde.
Interessante è il confronto che tiene conto del parametro "altimetria", dalla cui stratificazione si identificano principalmente aziende situate in territorio collinare, (336 aziende totali, di cui 274 con PUA e aiuti diretti) seguono le aziende pianeggianti ed infine quelle icadenti in zona di montagna.
In ciascuno dei due scenari considerati, dall'analisi delle sole aziende con PUA e aiuti diretti, le aziende ricadenti in zona di montagna e di collina hanno un vantaggio sia in termini di aiuto ad ettaro che in termini di RN, mentre le aziende ricadenti in zona pianeggiante subiscono una diminuzione degli aiuti ad ettaro pari al -30,7% nel caso del primo scenario, e del -55% nel caso del secondo scenario. Il RN, calcolato tenendo conto nelle due simulazioni della sola variazione degli aiuti complessivi, subisce anch'esso una variazione in linea con il mutamento degli aiuti, risultando quindi negativo (-9,1% nel primo scenario e -16,3% nel secondo scenario) per le aziende di pianura e positivo per le altre.
Il maggior vantaggio è invece tratto dalle aziende di montagna, finora le più penalizzate dalla politica agricola, con un aumento degli aiuti ad ettaro e del RN pari rispettivamente al 117,6% e al 35,6% nel caso del primo scenario, e del 42% e 12,7% in riferimento al secondo scenario.
Questo andamento potrebbe essere legato al fatto che il premio accoppiato dell'attuale politica agricola, calcolato tenendo conto delle produzioni del triennio di riferimento, favoriva le aziende pianeggianti più produttive. Le nuove ripartizioni non tengono invece conto delle produzioni realizzate, in modo tale da rendere omogeneo l'importo dell'aiuto ad ettaro. La nuova PAC infatti cerca di uscire dalla politica in favore delle grandi aree dell'agricoltura industriale, per dare un riconoscimento agli agricoltori che operano a tutela dell'ambiente inteso come bene comune.
Il premio forfetario così calcolato tiene conto del solo pagamento base e del pagamento verde.
In quest'ottica, nel periodo 2014-2020, si andrebbe incontro ad una probabile contrazione dell'importo totale degli aiuti per ettaro e per azienda.
A questi si devono però aggiungere altri aiuti connessi, in particolare il pagamento per le zone svantaggiate al quale è dedicato fino al 5% del massimale.
Il territorio sardo, in base all'attuale delimitazione in zone svantaggiate o montane (ai sensi della Direttiva CEE 75/268 del 28 aprile 1975 e inserite negli elenchi allegati alle Direttive n. 75/273/CEE e n. 84/167/CEE) presenta la maggior parte dell'estensione appartenente a tali tipologie. Questo porterebbe a pensare che il nuovo pagamento per le zone svantaggiate, finora coperto dalla misura 211 e 212 del PSR (Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali), potrebbe sommarsi, per la maggior parte delle aziende, agli aiuti finora citati con un conseguente probabile incremento dell'aiuto complessivo per ciascuna azienda.
In conclusione, tenuto conto dei limiti dello studio basato sul campione RICA e non sull'intero universo delle aziende, si può affermare che in Sardegna con la nuova PAC, qualunque sia lo scenario e quindi l'entità dell'aiuto considerato, si delinea un'inversione di tendenza rispetto a quella attuale, con una più equa ripartizione degli aiuti tra i diversi poli produttivi e una ridistribuzione più uniforme sul territorio.
NOTE:
1. A cura di Federica Floris, Marco Satta, Gianluca Serra della sede regionale INEA per la Sardegna.
SCENARIO 1
Aiuto forfetario regionale 232,6 €/ha (pagamento base "peso SAU" + pagamento verde "peso SAU") - anno 2019
SCENARIO 2
Aiuto forfetario regionale 151,6 €/ha (pagamento base "peso PD" + pagamento verde "peso SAU") - anno 2019
SCENARIO 3
Aiuto forfettario regionale 288,6 €/ha (peso SAU) - anno 2020
SCENARIO 4
Aiuto forfettario regionale 125,2 €/ha (peso pagamenti diretti - PD) - anno 2020
SCENARIO 5
Aiuto forfettario regionale 120,7 €/ha (peso valore aggiunto - VA) - anno 2020