Toscana1
Dalle elaborazioni effettuate emerge che le aziende del campione RICA della Toscana nel triennio 2007-2009 percepiscono mediamente 184 €/ha di PUA e aiuti diretti, importo che risulta inferiore non solo al dato medio nazionale ma anche a quello delle regioni dell'Italia centrale. Come si evince anche da diverse analisi effettuate, ciò fa presupporre che a seguito della redistribuzione delle risorse la Toscana verrebbe a trovarsi in una situazione di relativo vantaggio rispetto ad altre realtà del territorio nazionale.
Nel campione RICA Toscana gli aiuti a valere sul PUA e gli aiuti diretti ammontano mediamente a 12.200 euro ad azienda, con un'incidenza del 14% sul Reddito netto. Se questa è la situazione a livello regionale, vi è ovviamente una notevole differenziazione tra le diverse tipologie aziendali e le aree della Toscana nella distribuzione del sostegno e della sua incidenza sui risultati economici. Ad esempio, il valore medio del PUA e degli aiuti diretti raggiunge 30.000 euro nelle aziende specializzate nei seminativi, 13.900 euro in quelle a indirizzo erbaceo-arboreo e 13.700 in quelle a indirizzo erbivoro, mentre in termini territoriali le aziende maggiormente beneficiarie sono quelle localizzate in collina e in pianura con, rispettivamente, 13.700 e 12.900 euro ad azienda (a fronte dei 4.700 euro che si rilevano in montagna). Anche in termini di incidenza sul Reddito netto queste tipologie aziendali risultano particolarmente dipendenti dal sostegno diretto: nelle aziende specializzate nei seminativi e in quelle ad indirizzo erbaceo-arboreo i pagamenti diretti incidono rispettivamente per il 67% e 57% sulla formazione del Reddito netto, mentre in quelle di collina e pianura l'incidenza degli aiuti è di circa il 20%. Il contributo dei pagamenti diretti risulta, invece, marginale nelle aziende specializzate in ortofloricoltura, in quelle ad indirizzo arboreo e in quelle localizzate in aree di montagna.
All'interno del campione RICA della Toscana sono individuati i seguenti due sottogruppi di aziende:
- il primo è costituito dalle aziende che beneficiano del Pagamento unico aziendale (PUA) e degli altri aiuti e premi di cui al regolamento 1782/2003 e del premio tabacco,
- il secondo è composto dalle aziende che non percepiscono aiuti diretti e che sicuramente trarranno beneficio dalla regionalizzazione.
I due sottogruppi si differenziano sensibilmente in relazione alle caratteristiche strutturali e ai risultati economici conseguiti. Il secondo sottogruppo costituisce in termini numerici il 24% delle aziende del campione complessivo e il 6% della SAU, ma contribuisce alla creazione del 52% del Reddito netto. Infatti, nelle aziende con pagamenti diretti il Reddito netto è di circa 60.000 euro, mentre nelle altre raggiunge un valore più che triplicato e pari a 185.000 euro. Inoltre, se si considera solamente il sottogruppo di aziende che beneficia dei pagamenti diretti si rileva che tali aiuti ammontano mediamente a 16.200 euro ad azienda, con un valore di 196 €/ha e un'incidenza del 29% sul Reddito netto.
Le differenze sono riconducibili soprattutto agli indirizzi produttivi praticati dai due sottogruppi: ovviamente le aziende potenzialmente beneficiarie sono orientate prevalentemente alle produzioni ortofloricole e arboree. Infatti, l'analisi delle principali colture praticate evidenzia che nelle aziende del primo gruppo prevalgono i cereali (frumento duro soprattutto) e le colture foraggere, mentre in quelle del secondo gruppo sono presenti soprattutto le superfici a vivai. Si deve, tuttavia, rilevare che anche le aziende che percepiscono pagamenti diretti presentano una quota consistente di superficie potenzialmente beneficiaria della redistribuzione degli aiuti, per cui gli effetti della regionalizzazione sono solo in parte imputabili all'ingresso di nuove aziende beneficiarie.
Nelle due ipotesi di regionalizzazione effettuate il sostegno calcolato risulta pari a 232,6 €/ha (scenario 1) e a 189,5 €/ha (scenario 2), con una variazione per la Toscana di segno positivo (a conferma di quanto detto in premessa) e pari rispettivamente a 3,1% e 0,4% in confronto alla situazione iniziale. In termini di variazione nella distribuzione del sostegno, le tipologie aziendali maggiormente sfavorite dalla regionalizzazione sono quelle specializzate nei seminativi (gli aiuti ad azienda passano da 30.000 a 25.100/20.400 euro) e quelle localizzate in pianura (da 12.900 a 11.000/8.900). Al contrario, le aziende più favorite sono quelle ad indirizzo arboreo (da 3.500 a 12.500/10.200) e ortofloricolo (da 600 a 1.300/1.050) e quelle localizzate in aree di montagna (da 4.700 a 10.500/8.500).
Se il Reddito netto del campione aumenta in entrambe le ipotesi (+3,7% e +0,4%), nelle aziende a seminativi si può rilevare una riduzione molto accentuata dei risultati economici, pari a -11% nello scenario 1 e a -22% nello scenario 2, mentre nelle aziende di pianura la contrazione del Reddito netto risulta meno marcata e pari a -3% e -6%. Nelle aziende avvantaggiate dalla regionalizzazione, che come visto in precedenza presentano livelli di Reddito netto particolarmente sostenuti rispetto alla media del campione, la variazione dei risultati economici risulta contenuta.
In conclusione, i principali risultati delle elaborazioni mostrano che vi è una significativa e articolata redistribuzione di risorse, solo in parte dovuta all'ingresso di nuove aziende beneficiarie della regionalizzazione, che costituiscono una quota contenuta di SAU, ma presentano livelli maggiori di reddito rispetto alle aziende che già percepiscono pagamenti diretti. Se è possibile ipotizzare che la regionalizzazione possa determinare uno spostamento di risorse da tipologie e aree maggiormente beneficiarie attualmente dei pagamenti diretti verso tipologie e aree con un minor sostegno, le elaborazioni svolte evidenziano in alcuni casi un consolidamento di alcune realtà (come ad esempio nel caso delle aziende specializzate in erbivori).
NOTE:
1. A cura di Patrizia Proietti e Lucia Tudini della sede regionale INEA per la Toscana.
SCENARIO 1
Aiuto forfetario regionale 232,6 €/ha (pagamento base "peso SAU" + pagamento verde "peso SAU") - anno 2019
SCENARIO 2
Aiuto forfetario regionale 189,5 €/ha (pagamento base "peso PD" + pagamento verde "peso SAU") - anno 2019
SCENARIO 3
Aiuto forfettario regionale 288,6 €/ha (peso SAU) - anno 2020
SCENARIO 4
Aiuto forfettario regionale 201,7 €/ha (peso pagamenti diretti - PD) - anno 2020
SCENARIO 5
Aiuto forfettario regionale 342 €/ha (peso valore aggiunto - VA) - anno 2020