Autoconsumi e rimonta interna
Autoconsumi e prelevamenti imprenditore
In questa parte del programma vengono inserite le registrazioni riguardanti gli autoconsumi ed i prelevamenti dell’imprenditore.
Con autoconsumi ci si riferisce alle utilizzazioni per uso proprio e della famiglia di prodotti aziendali normalmente destinati alla vendita.
Con prelevamenti si fa riferimento alla liquidità aziendale (cassa, banca, ecc.) e più raramente ai beni patrimoniali che vengono utilizzati per uso personale dell’imprenditore o della sua famiglia, non aventi più finalità aziendali.
Per la registrazione dell’autoconsumo le informazioni richieste e le modalità d’inserimento delle stesse sono –le stesse indicate per la vendita di prodotti e servizi sopra riportate.
Per questa tipologia di registrazioni, i principali elementi informativi necessari alla compilazione della maschera sono:
Tipo di bene prelevato
Questa parte della maschera consente di scegliere la tipologia di bene prelevato. Nel caso di denaro si sceglierà la voce cassa o conti correnti. Nel caso in cui, invece, si voglia distogliere dall’uso aziendale un bene patrimoniale (fabbricato, terreno, ecc.) bisogna tenere ben presente che si sta operando una riduzione del patrimonio disponibile aziendale, e quindi un disinvestimento (evento da considerarsi raro, contrariamente al prelevamento di denaro, evenienza frequente soprattutto nelle piccole aziende familiari). La scelta del tipo di prelevamento comporta un diverso adattamento della maschera.
Più precisamente, nel caso di beni distolti dall’attività aziendale si dovrà compilare una casella denominata con il bene patrimoniale scelto, che consentirà l’individuazione nell’inventario del relativo bene. Il valore relativo del bene e, dunque, l’importo del prelevamento, viene evidenziato in automatico al momento della scelta del bene stesso.
Oggetto del consumo
E’ il nome della lista di voci che appare in alternativa alla modalità di prelievo quando si è scelto l’autoconsumo come Operazione da rilevare. L’elenco comprende i prodotti aziendali, gli allevamenti di capi giovani e da ingrasso e i mezzi tecnici extra-aziendali. Ad ogni voce il programma fa apparire successivamente un secondo elenco dal quale selezionare l’oggetto specifico.
Rimonta interna
Si tratta di un particolare fatto gestionale che normalmente non rientra nel campo di osservazione della contabilità generale in quanto si riferisce ad una variazione economica positiva che non deriva da uno scambio commerciale.
Si è ritenuto però utile introdurre questo evento nella Prima Nota piuttosto che in fase di inventario finale, come avviene nella contabilità tradizionale, per facilitare il compito dei rilevatori che possono in questo modo imputare direttamente le variazioni intrannuali della consistenza di bestiame che vanno poi automaticamente a confluire nella gestione tecnica. Per quanto riguarda le modalità con cui il programma classifica ed organizza il patrimonio zootecnico si vedano i relativi paragrafi dell’inventario e della gestione tecnica.
La rilevazione della Prima Nota consente di richiamare la maschera di inventario degli allevamenti e di valorizzare la variazione zootecnica associando un prezzo alla quantità. Nella sezione Avere della maschera va indicata la specie di appartenenza dei capi, che quindi deve essere stata già inventariata, mentre nella sezione Dare occorre definire il nuovo gruppo che confluirà tra gli animali da vita e che sarà visibile nella maschera della gestione tecnica alla riga Nuovo gruppo da rimonta interna.
Dismissione animali da vita
In questa maschera vanno registrati i capi da vita dismessi, differenziati per specie e gruppo omogeneo. Il software evidenzia le informazioni già registrate nella maschera di inventario degli animali da vita e l’operatore sceglie, tra quelli proposti, il gruppo omogeneo, o il nr. di capi all’interno del gruppo omogeneo, da dismettere. Il valore unitario riportato in automatico è quello residuo calcolato ed è modificabile dall’utente. Le informazioni qui registrate vengono riportate anche nella maschera di gestione degli animali da vita, che andrà quindi rivisitata per garantire la quadratura dei capi.
Apporti, donazioni e altre variazioni positive
Attivando questa voce dell’albero si accede ad una vasta gamma di fatti gestionali che però sono poco frequenti o addirittura non si verificano nelle aziende agricole individuali.
Questa categoria include, infatti, le registrazioni relative agli apporti in denaro o in natura (beni mobili o immobili) dell’imprenditore o dei soci, le donazioni di beni immateriali ricevuti (ad esempio per successione) e le variazioni straordinarie positive.
Gli apporti si suddividono in: conferimenti, versamenti e finanziamenti.
I conferimenti sono i contributi dell’imprenditore o dei soci alla formazione dei mezzi necessari per la costituzione e l’aumento del capitale sociale.
I versamenti sono apporti dell’imprenditore o dei soci, ulteriori rispetto ai conferimenti iniziali, eseguiti allo scopo di dotare la società di nuovi capitali di rischio, ma non riconducibili ad un aumento di capitale sociale. Poiché si tratta di apporti, per la società non vi è alcun obbligo di restituzione né il socio può vantare alcun diritto di rimborso.
Al contrario, i finanziamenti sono apporti dei soci per i quali è previsto un preciso obbligo di restituzione da parte della società. I finanziamenti possono essere originati da operazioni finanziarie e commerciali, quali ad esempio i crediti dei soci per somme erogate alla società a titolo di mutuo e i crediti dei soci per corrispettivi di cessione dei beni alla società.
I beni immateriali ricevuti dall’imprenditore o dalla società per donazione o successione possono essere costituiti da terreni agricoli o forestali, da piantagioni in produzione, da fabbricati e manufatti, macchine e attrezzi, impianti, mobili e altri beni, animali da vita, piantagioni in fase d’impianto, beni in costruzione. I beni immateriali inseriti tramite questa maschera si canno ad aggiungere nell’apposita maschera dell’Inventario e Anagrafiche, concorrendo al patrimonio aziendale.
Infine le variazioni straordinarie positive sono ricavi o altri proventi conseguiti a fronte di spese, perdite o oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi (per esempio l’incasso di una parte di credito già considerato inesigibile) e i ricavi o altri proventi conseguiti per ammontare superiore a quello che ha concorso a formare il reddito in precedenti esercizi (per esempio le fatture emesse per importi superiori a quelli accertati in precedenti esercizi), nonché la sopravvenuta inesistenza di spese, perdite o oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi (per esempio la cancellazione o la riduzione di debiti già accertati per effetto di bonifici da creditori, rettifiche).
Selezionando la voce “Apporti, donazioni e altre variazioni positive” dell’albero di navigazione, si apre la maschera d’immissione dati e a seconda del tipo di operazione selezionata cambiano gli elementi informativi richiesti per la compilazione della stessa.
Lo schema che segue riepiloga le scelte che l’utente può effettuare:
- Apporti dell’imprenditore o soci
- Cassa
- Conti correnti
- Animali da vita
- Immobilizzazioni materiali
- Terreni agricoli
- terreni forestali
- Piantagioni in produzione
- Fabbricati e manufatti
- Macchinari
- Attrezzature
- Automezzi
- Impianti
- Mobili e dotazioni d’ufficio
- Altri beni
- Impianti di irrigazione
- Piantagioni in fase d’impianto
- Piantagioni da frutto in fase d’impianto
- Piantagioni da legno in fase d’impianto
- Beni in costruzione
- Fabbricati e manufatti in costruzione
- Impianti in costruzione
- Attrezzature in costruzione
- Mobili e dotazioni d’ufficio
- Altri beni in costruzione
- Impianti di irrigazione in costruzione
- Quote e altri diritti immateriali
- Diritti di produzione (quote)
- Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
- Altri diritti immateriali
- Diritti di produzione (quote)
- Donazioni e successioni (beni immobili ricevuti)
- Terreni agricoli
- Terreni forestali
- Piantagioni in produzione
- Fabbricati e manufatti
- macchine e attrezzi
- macchinari
- attrezzature
- automezzi
- Impianti, mobili e altri beni
- Impianti
- Mobili e dotazioni d’ufficio
- Altri beni
- Impianti di irrigazione
- Animali da vita
- Impianti
- Piantagioni in fase d’impianto
- Piantagioni da frutto in fase d’impianto
- Piantagioni da legno in fase d’impianto
- Beni in costruzione
- Fabbricati e manufatti in costruzioni
- Attrezzature in costruzione
- Impianti in costruzione
- Mobili e dotazioni d’ufficio
- Altri beni in costruzione
- Impianti di irrigazione in costruzione
- Variazioni straordinarie positive
- Cassa
- Conti correnti
- Debiti
- debiti verso fornitori
- debiti verso banche
- debiti verso altri finanziatori
- cambiali passive
- debiti verso altri
- debiti pac
- debiti v/dipendenti
- Quote e altri diritti immateriali
- diritti di produzione (quote)
- Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
- Altri diritti immateriali
- diritti di produzione (quote)
Donazioni e altre variazioni negative
Analogamente alla tipologia di registrazioni precedente, questa voce dell’albero di navigazione consente di rilevare numerosi fatti gestionali riconducibili alla cessione volontaria o forzosa di beni aziendali e ad altre variazioni finanziarie negative.
Tra questi fatti rientrano le donazioni, le cessazioni e gli espropri. I beni immateriali dismessi tramite questa maschera vengono registrati in stato Cessato nell’apposita maschera dell’Inventario e Anagrafiche, modificando di conseguenza il valore del patrimonio aziendale.
Per quanto riguarda le variazioni straordinarie possono comprendere la rettifica in diminuzione di crediti ed altri diritti immateriali, nonché furti e smarrimenti di denaro.