La gestione degli allevamenti è rilevata mediante tre maschere. Due relative rispettivamente agli animali da vita e a quelli giovani e da ingrasso ed una terza maschera specifica per gli animali a fida e a contratto nella quale si registrano le informazioni salienti degli allevamenti realizzati in azienda sotto diverse forme contrattuali. In questa terza maschera, dunque, sono riportati non solo i capi di bestiame presenti in azienda, siano o meno di proprietà aziendale, ma anche quelli di proprietà affidati per l’allevamento all’esterno dell’azienda.

Le prime due maschere (animali da vita e animali giovani e da ingrasso) costituiscono il centro di confluenza e di visualizzazione di tutto quanto si verifica negli allevamenti aziendali in termini di consistenza numerica dei capi, all’inizio, durante ed a chiusura dell’esercizio. I dati delle maschere, in parte editabili direttamente ed in parte riportati o calcolati automaticamente dalla procedura, consentono di aggiornare, con cadenza bimestrale, le consistenze di stalla delle singole specie. La necessità di tale livello di dettaglio deriva da un lato da specifiche richieste della RICA comunitaria e dall’altro dalla consapevolezza cha Gaia, oltre ad essere uno strumento contabile, vuole essere di supporto alla gestione tecnica dell’impresa agricola, gestione per la quale è indispensabile conoscere la consistenza degli allevamenti nel corso dell’anno solare.

Gestione degli animali da vita

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La maschera di gestione degli animali da vita

La maschera gestione animali da vita consente, per singolo gruppo omogeneo individuato nell’anagrafica, di visualizzare tutte le variazioni intervenute nel corso dei bimestri. Essa comprende sia le variazioni conseguenti a movimenti contabili (acquisti, vendite, trasformati in azienda, etc.), che diminuzioni derivanti da eventi avvenuti all’interno dell’azienda (numero di capi morti). In questo caso le informazioni vanno registrate direttamente dall’utente. Si ricorda che la numerosità dei gruppi omogenei non può aumentare, in quanto l’acquisto e/o la rimonta interna originano nuovi gruppi omogenei, essendo diversi i parametri identificativi del gruppo omogeneo stesso.

La maschera gestione animali da vita comprende quattro aree. In quella superiore sono riportati diversi campi, per indicare la specie, la categoria, lo specifico gruppo omogeneo all’interno della categoria e quindi il numero dei gruppi presenti per ciascuna categoria e la loro consistenza media, espressa in capi. Nelle altre tre aree sono riportate le consistenze: ad inizio del bimestre, le variazioni bimestrali dovute ai decessi (unica area editabile comprensiva di una tabella riepilogativa della gestione contabile) e quelle a fine bimestre. I dati presenti nella seconda e nella quarta area, nonché i dati della tabella riepilogativa, sono di sola visualizzazione, compilati in automatico dal software.

 

Specie

La maschera di gestione degli animali da vita analizza i movimenti per bimestre delle singole specie e dei rispettivi singoli gruppi omogenei. Bisogna prima di tutto selezionare, tramite il pulsante lista, la specie oggetto della rilevazione tra quelle proposte dal software e presente tra le specie già inventariate in anagrafica.

Gruppo

Selezionata la specie bisogna scegliere il gruppo omogeneo tra quelli proposti tramite il pulsante lista. Va evidenziato che il programma propone automaticamente solo i gruppi già presenti in anagrafica. Tramite il pulsante lente è possibile visualizzare la maschera di anagrafica relativa al gruppo omogeneo selezionato. Qualora si voglia inserire un nuovo gruppo omogeneo bisognerà compilare la relativa l’anagrafica.

Categoria

Il software, in base al gruppo selezionato, riporta in automatico la categoria di appartenenza; il campo, pertanto, è di sola visualizzazione e non editabile.

Nr. Gruppi

Il software visualizza in automatico il numero dei gruppi omogenei presenti in azienda per la stessa categoria; il campo è di sola visualizzazione e non editabile.

Consistenza media (nr. capi)

In funzione dei gruppi esistenti e della loro numerosità complessiva, il software propone in automatico la consistenza media dei gruppi disponibili per la categoria in esame;  il campo è di sola visualizzazione e non editabile.

 

  Distribuzione a inizio bimestre  

L’area è di sola visualizzazione e la consistenza riportata è quella all’inizio del bimestre compilata automaticamente dal software. I dati del primo bimestre sono gli stessi registrati nell’anagrafica. Per i bimestri successivi il software aggiorna il dato all’inizio del bimestre (il 1° giorno di ogni periodo) tenendo conto delle variazioni intervenute nel corso del bimestre precedente.

 

Variazioni bimestrali

In questa area sono riportate dall’utente le variazioni numeriche della consistenza dovute alla morte (non per macellazione) dei capi in azienda.

 

Riepilogo gestione contabile

Tutte le informazioni presenti vengono riportate automaticamente dalla procedura. Queste, infatti, sono associate a movimenti contabili (acquisti, vendite, prelevamenti dell’imprenditore ecc.) e vengono riportate automaticamente dal software nel momento stesso in cui sono registrati i suddetti movimenti contabili nella prima nota. Automaticamente viene aggiornata anche la consistenza finale del bimestre oggetto di variazione e quella iniziale del bimestre successivo, consistenze che, naturalmente, coincidono. Da evidenziare che le causali contabili Apporti, Acquisti e Rimonta interna comportano la creazione di un nuovo gruppo omogeneo, per cui le relative celle di questa maschera saranno compilate solo in caso di costituzione di nuovo gruppo avvenuta nel corso dell’esercizio contabile e consentono di conoscere la provenienza dei capi stessi.

 

Consistenze a fine bimestre

Effettuata in automatico dal programma, per differenza tra la consistenza inizio bimestre e le variazioni negative intervenute nel suddetto periodo. Soltanto le variazioni negative vanno registrate in quanto, come si è detto prima, tutte le variazioni in positivo (acquisto, rimonta interna, ecc.) generano nuovi gruppi omogenei.

 

E’ utile ricordare che eliminare un capo da vita comporterà un passaggio intermedio dello stesso nella categoria “giovani e da ingrasso” da effettuarsi con l’apposita maschera di movimenti contabili “dismissione animali da vita”. Nella tabella riepilogativa della gestione degli animali da vita verrà visualizzato come “avvio all’ingrasso”

 

Gestione animali giovani e da ingrasso

La procedura GAIA prevede che la movimentazione contabile degli animali avvenga per specie. Tuttavia, date le indicazioni metodologiche fissate a livello comunitario per il funzionamento della rete RICA, la maschera di gestione degli animali giovani e da ingrasso consente di registrare i movimenti di stalla anche per singola categoria.

La distribuzione del numero dei capi tra le diverse categorie nel corso del bimestre avviene manualmente da parte dell’utente, a partire dal secondo bimestre in poi, dato che la ripartizione riportata al primo bimestre coincide con quella rilevata a fine dell’anno precedente o, nel caso del primo anno di contabilizzazione, con quanto definito in fase di inventario iniziale.

La maschera comprende quattro aree. Una superiore dove è riportato il campo della specie, un pulsante nuova categoria e il numero delle categorie presenti per la specie in esame. Nelle altre tre aree sono riportate le consistenze: la consistenza e la distribuzione ad inizio bimestre per singola categoria, le variazioni bimestrali e di seguito una tabella di riepilogo e la consistenza a fine bimestre.

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La maschera di gestione degli animali giovani e da ingrasso

Specie

La specie si seleziona, tramite il pulsante lista a tendina, tra quelle che il programma propone automaticamente in quanto già presenti in anagrafica. L’assenza della specie ricercata tra le opzioni suggerite obbliga l’utente all’iscrizione in anagrafica della nuova specie.

 

Nuova categoria

Mediante il pulsante nuova categoria è possibile registrare una nuova categoria nel corso dell’esercizio contabile (ad esempio nel caso di nascita o di passaggio di categoria); attraverso questo pulsante, infatti, viene attivata la maschera di anagrafica per la registrazione delle relative informazioni.

 

Categorie presenti

Dopo aver selezionato la specie, tra quelle presenti in anagrafica, GAIA indica in questo campo il numero delle categorie giovani e da ingrasso presenti per la specie selezionata. Esso non è un campo editabile ma di sola visualizzazione.

 

La maschera, oltre l’intestazione e la barra dei comandi, comprende altre tre aree.

 

Consistenza totale a inizio bimestre

Quest’area è divisa a sua volta in due parti: la prima, con sfondo grigio, compilata in automatico dal software, è relativa alla consistenza numerica totale di tutti i capi delle categorie giovani e da ingrasso della specie analizzata. Anche in questo caso i dati del primo bimestre sono gli stessi registrati nell’anagrafica o derivanti dalle consistenze finali dell’anno precedente. Per i bimestri successivi il software aggiorna il dato all’inizio bimestre (il 1° giorno di ogni periodo) tenendo conto delle variazioni intervenute nel corso del bimestre precedente. Nella seconda parte, editabile, deve essere registrata la consistenza delle singole categorie che concorrono alla dotazione complessiva della specie. La sommatoria dei capi delle singole categorie per bimestre viene raffrontata con il totale specie per lo stesso periodo ed il risultato è riportato nella riga “quadratura capi”, il cui valore, in presenza di una corretta registrazione, deve essere uguale a zero (colore verde).

 

Variazioni bimestrali

Per ciascuna specie in esame, e per bimestre, i campi da compilare, evidenziati in neretto, sono relativi ai capi nati, morti, trasformati in azienda. Da sottolinare che, nel caso di capi trasformati, deve essere indicato anche il corrispondente valore. Invece, le informazioni relative ai capi acquistati, venduti, autoconsumati ecc., che generano un movimento contabile registrato nella prima nota, vengono riportate in automatico, in modo aggregato e per specie, dal software nella tabella sottostante.

 

Consistenza a fine bimestre

È effettuata in automatico dal programma, per differenza tra la consistenza inizio bimestre e le variazioni intervenute nel suddetto periodo.

 

Nella pulsantiera presente in fondo alla maschera, oltre ai tradizionali pulsanti, compare anche il tasto “Consistenza finale”, di sola visualizzazione, che riepiloga la consistenza dei singoli gruppi, utile alla corretta attribuzione dei capi alle diverse categorie, ai fini della compilazione della quadratura dei capi.

 

Animali a fida e a contratto

In questa maschera devono essere registrate le informazioni relative alla gestione degli animali eventualmente allevati a contratto e/o a fida. Si ricorda che gli animali da considerare sono anche quelli aziendali affidati all’esterno dell’azienda e non sono solo quelli non di proprietà presenti in azienda.

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La maschera di gestione degli animali a fida e a contratto

Nello specifico:

 

Affidamento

Sono possibili tre modalità di contratto: allevamento in azienda su contratto, animali presi a fida, animali dati a fida. Per allevamento su contratto si intende una prestazione di servizi da parte dell’impresa agricola che, pertanto, non assume alcun rischio economico, normalmente legato all’allevamento, e che riceve un compenso a fronte di una prestazione di servizio. Per animali presi a fida si intende l’allevamento in azienda di un gregge o una mandria non di proprietà, con l’obbligo da parte del conduttore dell’azienda di allevarlo e di trasformare il prodotto, ripartendo poi gli utili con il proprietario del bestiame stesso. Infine, per animali dati a fida si intende l’affidamento di un gregge o una mandria di proprietà aziendale ad un contraente, il quale ha l’obbligo di allevarlo e di trasformare il prodotto, ripartendo poi gli utili con il proprietario del bestiame stesso.

 

Specie

Da selezionare, tramite pulsante lista, dall’elenco generale delle specie

 

Categoria

Da selezionare tra le categorie della specie evidenziata precedentemente e proposte in automatico dal software.

 

Inizio periodo e Fine periodo

Indicare le date di inizio e fine del contratto. La digitazione è agevolata dal software mediante il calendario. Se il contratto non si esaurisce nell’anno solare di riferimento, l’informazione relativa alla fine del periodo può essere omessa, in quanto facoltativa.

 

capi (nr)

Indicare il numero di capi oggetto del contratto.

 

Valore totale

Nel caso di animali presi/dati a fida e allevamento in azienda su contratto, indicare il valore totale dei capi.
In tutti i casi di allevamenti a fida e su contratto GAIA richiede il valore totale dei capi affidati.

 

Note metodologiche sull’affidamento degli animali.

In GAIA sono possibili 3 tipi di affidamento:

  1. allevamento in azienda su contratto: corrisponde al rapporto di soccida, visto dal punto di vista del prestatore d’opera (soccidario);
  2. animali presi a fida:  capi di proprietà di terzi mantenuti in azienda per periodi di affidamento prestabiliti;
  3. animali dati a fida: capi di proprietà dell’azienda affidati a terzi (e quindi non presenti in azienda durante i periodi di affidamento).

Si noti che il rapporto di affidamento non viene rilevato nella Gestione tecnica degli Animali da vita e degli Animali giovani e da ingrasso, che fanno riferimento ai soli capi in proprietà.   Ne consegue che per la determinazione delle presenze effettive è indispensabile l’esame congiunto delle informazioni sulla gestione dei capi di proprietà contenute in tali maschere, e dei dati relativi agli affidamenti, registrati nella maschera Animali a Fida ed a contratto secondo la tecnica di seguito riportata, che prevede:

  1. la registrazione del rapporto direttamente dalla scheda anagrafica solo nel caso che il rapporto avvenga senza oneri o ricavi per l’azienda. In questo caso non vi sono movimenti di entrata ed uscita, e l’unico valore rilevato è la stima dei capi trasferiti, che serve per i conti d’ordine qualora il rapporto stesso sia ancora in atto alla data di chiusura dell’esercizio;
  2. la registrazione del rapporto in richiamo da un movimento di ricavo o di costo.

–       Nei Ricavi sono attivabili tutti e tre i tipi di rapporto:

  1. nell’allevamento su contratto perché il soccidario riceve sempre un compenso dal soccidante;
  2. Negli animali presi a fida, quando il rapporto riguarda animali giovani o da ingrasso per i quali l’incremento di valore va a favore del proprietario, che quindi paga il mantenimento all’azienda rilevata;
  3. Negli animali dati a fida, quando il rapporto riguarda animali da vita in produzione il cui prodotto rimane all’azienda che mantiene i capi, e che quindi deve pagare all’azienda proprietaria dei capi (azienda rilevata) un compenso per l’utilizzo temporaneo del capitale bestiame.

–       Nei Costi, non essendo prevista la possibilità di rilevare l’impresa soccidante, sono attivabili solo i rapporti di affidamento:

  1. Negli animali presi a fida, quando il rapporto riguarda animali da vita in produzione il cui prodotto rimane all’azienda rilevata che mantiene i capi, e che quindi deve pagare all’azienda proprietaria dei capi stessi un compenso per l’utilizzo temporaneo del capitale bestiame.
  2. Negli animali dati a fida, quando il rapporto riguarda animali giovani o da ingrasso per i quali l’incremento di valore va a favore dell’azienda rilevata, proprietaria dei capi , che quindi paga il mantenimento all’azienda che li mantiene.

La tabella seguente riepiloga i principali casi di rapporto considerati ed il relativo comportamento previsto:

Tipo di contratto Tipo di bestiame Destinatario del prodotto Ruolo azienda rilevata Ruolo controparte Movimento
Allevamento su contratto Animali giovani o da ingrasso Soccidante Soccidario Soccidante Entrate
Animali presi a fida Animali giovani o da ingrasso Proprietario Allevatore Proprietario Entrate
Animali presi a fida Animali da vita in produzione Allevatore Allevatore Proprietario Uscite
Animali dati a fida Animali giovani o da ingrasso Proprietario Proprietario capi Allevatore Uscite
Animali dati a fida Animali da vita in produzione Controparte Proprietario capi Allevatore Entrate

 

In tutti gli altri casi di rapporti non classificabili nello schema precedente occorre individuare di volta in volta la soluzione corretta ponendo un quesito specifico all’INEA, a meno che non si tratti di rapporti misti che formano oggetto di compensazione reciproca, e che quindi possono essere registrati, nelle loro componenti tecniche, direttamente dalla scheda anagrafica (precedente caso 1).

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